Il mondo del lavoro ha subito grandi cambiamenti negli ultimi anni, primo tra tutti il concetto del lavoro a distanza che ha aperto la strada al flex-office. Questi cambiamenti, nati dalla crisi del Covid, hanno cambiato profondamente le modalità di lavoro con un impatto diretto sugli spazi adibiti a ufficio: le aziende hanno bisogno di meno spazio, perché hanno meno dipendenti che lavorano in sede. Mentre alcune aziende cercano di coinvolgere i dipendenti in ufficio aumentando la gamma di servizi offerti per rendere più attraente la loro sede, altre considerano questo nuovo modo di lavorare come un nuovo punto di partenza. In un contesto di incertezza, ottimizzare il numero di metri quadrati di uffici è anche un imperativo economico. Allo stesso tempo, emerge la nuova esigenza di creare spazi collaborativi. In che modo il lavoro da remoto ed il flex office stanno influenzando il modo in cui le aziende operano? Come si possono adattare gli spazi immobiliari alle nuove modalità di lavoro?

Il telelavoro: riportare i dipendenti in ufficio con successo

Alla fine del periodo di confinamento, le aziende si sono trovate in una situazione difficile: i dipendenti, nonostante la situazione difficile, avevano imparato ad apprezzare il lavoro da remoto e non sentivano l’esigenza di tornare in sede. Nell’ufficio a casa, i dipendenti hanno potuto sperimentare le gioie di un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata. Sollevati anche dal fatto di non dover più perdere tempo negli ingorghi del traffico o sui mezzi pubblici per raggiungere l’ufficio, i telelavoratori non desideravano tornare al lavoro “di sempre”. In risposta, la maggior parte delle aziende ha reso il telelavoro la norma, introducendo da 1 a 3 giorni alla settimana.

Per agevolare il rientro in ufficio, le aziende hanno dovuto ingegnarsi per rendere i locali più attraenti e soddisfacenti. Impianti sportivi, servizi di portineria, deposito biciclette, asilo nido aziendale… Una delle principali tendenze nel settore degli immobili commerciali è la proliferazione dei servizi nell’ottica di migliorare la qualità della vita sul posto di lavoro (QWL).

Incoraggiare la comunicazione interfunzionale attraverso gli spazi collaborativi

Un altro aspetto del post-confinamento è la necessità di incoraggiare la comunicazione interfunzionale tra i team. Gli spazi individuali stanno gradualmente lasciando il posto a quelli collaborativi. Alcune aziende puntano addirittura a un rapporto di 2/3 di spazi collaborativi e 1/3 di spazi individuali.

Lavoro a distanza: una rivoluzione che impatta sulla strategia immobiliare

Oltre la sfida di riportare i dipendenti in ufficio, il lavoro da remoto solleva la questione “cosa fare con tutti quei mq liberi“. Se a questo si aggiunge la mancanza di visibilità sulla forza lavoro, non sorprende che si assista alla modularizzazione degli spazi e all’ascesa del flex-office. In questo nuovo modo di lavorare, le aziende stabiliscono un nuovo un tasso di espansione, ovvero il rapporto tra le postazioni di lavoro disponibili e il numero totale di dipendenti. Con un rapporto di 0,7 scrivanie per persona, ad esempio, l’azienda ha automaticamente bisogno del 30% in meno di spazio individuale. Di conseguenza, può ripensare i suoi spazi di lavoro in modo da soddisfare meglio le esigenze dei suoi dipendenti. #WinWin

Flex-office: meno superficie per persona, ma spazi più ottimizzati

Come fare di più con meno?” Parlando di immobili aziendali questo è il nuovo mantra, cercando sempre di più di dare ad ogni uso la giusta quantità di spazio ottimale.

Dallo spazio aperto al lavoro basato sulle attività

Gli open space sembrano aver fatto il loro tempo. Sempre più aziende si rivolgono all’Activity Based Working per ripensare gli uffici in maniera modulare. Con questo approccio, le persone possono scegliere l’ambiente in cui lavorare, in base alle loro esigenze nei diversi momenti della giornata. Spazi di concentrazione individuale, spazi di coworking e di meeting, aree relax… Korus Group raggruppa questi diversi utilizzi degli spazi sotto la regola delle 6 C: concentrazione, collaborazione, convivialità, contributo, connessione e cocoon.

Con questo tipo di layout, ogni dipendente ha meno m2 per sé, ma può muoversi in diversi spazi condivisi, pensati per rispondere con maggior precisione alle sue esigenze.

Nuovi modi di lavorare, nuovi layout d’ufficio: prepararsi al cambiamento e… accompagnarlo

Come è chiaro, le nuove modalità di lavoro costringono le aziende a ripensare e riorganizzare i propri spazi professionali. Si tratta di un’impresa importante, perché non bisogna solo decidere una migliore riqualificazione dei locali, ma in questo cambiamento è necessario coinvolgere anche i dipendenti.

Per questo motivo, consigliamo vivamente di non iniziare senza una guida ben precisa, ma al contrario di riflettere attentamente sugli obiettivi della riorganizzazione, tenendo conto delle esigenze di tutti i dipendenti. Consultando i vostri collaboratori, potrete assicurarvi una riorganizzazione pertinente che risponda alle loro esigenze, ottenendo così il loro sostegno.

I team di Korus Group supportano le aziende nella trasformazione dei loro spazi professionali. Il processo parte dalla valutazione della situazione attuale passando dalla modellazione in 3D del progetto futuro, fino alla realizzazione del lavoro per la consegna chiavi in mano. Utilizzando strumenti innovativi e una metodologia di supporto collaudata, il team di Korus Consulting assiste il cliente nella co-costruzione del progetto, considerando e valutando anche i desiderata dei dipendenti.

Una volta definito il disegno, i nostri team si occupano dell’intera gestione del progetto. In qualità di general contractor, Korus Group si impegna a rispettare il prezzo, l’alto livello di qualità e la scadenza prefissata. Il cliente che entra in contatto con Korus Group, non solo ha un progetto perfettamente in linea con i nuovi trend lavorativi, ma soprattutto ha la possibilità di controllare e verificare il lavoro in ogni sua fase. Per saperne di più, Contattaci!